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Erano più di venti anni che l'arte di Gino Severini non veniva indagata nella sua globalità. Si deve al Mart di Rovereto, che oltretutto conserva parte degli archivi del pittore, se la sua figura viene riportata all'attenzione di pubblico e critica.
«Gino Severini 1883-1966» (fino all' 8 gennaio 2012) indaga una personalità che ha segnato profondamente il Novecento, reinventandosi e accettando ogni sfida, non solo con colori e pennello. Severini fu infatti anche scrittore, teorico e reale, inesauribile tessitore di vitali scambi culturali.
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Gino Severini al Mart di Rovereto
Proprio lui che dalla natia Cortona atterrò a Roma giovanissimo, con l'amico Umberto Boccioni, per studiare da Giacomo Balla. Nel 1906 era già a Parigi, in quella che considererà tutta la vita la sua seconda patria (la
di Valeria Ronzani - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/LfgsV
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