venerdì 20 maggio 2011

MATTIA MORENI





 capolavori del Musée d’Orsay di Parigi saranno esposti in Italia.
Dal 19 marzo al 24 luglio 2011, al Mart di Rovereto si potranno ammirare settantacinque dipinti provenienti dalla più importante collezione del XIX Secolo del mondo. E’ proprio il parigino Musée d’Orsay, infatti, che conserva le opere maggiormente significative, per numero e qualità, di quegli artisti che hanno cambiato alla fine dell’800 il corso della storia dell’arte moderna: se si parla di Impressionismo e Postimpressionismo non c’è infatti raccolta più prestigiosa di quella conservata oggi nel Museo francese, un luogo fondamentale per gli studi su Monet, Cézanne, Pissarro, Sisley, Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Morisot, Vuillard, Bonnard, Denis, Courbet, etc.
I capolavori di tutti questi artisti saranno presenti nella mostra del Mart: un’occasione unica per conoscere da vicino, attraverso opere esemplari, il più entusiasmante periodo della ricerca pittorica tra Ottocento e Novecento.
L’esposizione intitolata La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay, è resa possibile grazie all’accordo di collaborazione tra il Mart e il Museo francese, che in fase di restauro (riapertura prevista per l’autunno 2011) ha concesso per la prima volta un nucleo così rilevante di opere in prestito per una itineranza di sole tre tappe, che ha toccato Australia, America e ora, unica sede il Mart, l’Italia. 
Il progetto presenta un’eccezionale selezione di dipinti, dalla grande stagione dell’Impressionismo alla vigilia delle avanguardie: lo scandaloso realismo di Gustave Courbet nella celeberrima tela L’origine du monde (1866), esposta per la prima volta nel nostro Paese; la nuova visione temporale che Claude Monet introduce nella serie di dipinti dedicati alla Cattedrale di Rouen (1892), della quale il Mart ospita una tra le più intense versioni; la straziante solitudine di Van Gogh e della sua Chambre ad Arles (1889); 
lo sguardo introspettivo, declinato al femminile, di Berthe Morisot, il cui dipinto Le Berceau (1873) fu presentato con scandalo alla prima mostra del’Impressionismo nel 1874 a Parigi; l’esotismo di Paul Gauguin con le Donne di Tahiti (1891); 
e poi, lo sguardo di Degas sulla danza e l’Omaggio a Cézanne (1900) di Maurice Denis, testimonianza di una fedeltà all’artista da molti considerato il più importante di quell’epoca.
Questi sono solo alcuni degli straordinari capolavori presenti nella mostra, che segue un percorso tematico, attraverso appunto quella “rivoluzione dello sguardo”, che gli artisti impressionisti e post-impressionisti tra Ottocento e Novecento hanno aperto alla visione della modernità. 

L’esposizione La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay, ideata e curata da Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orsay, e Isabelle Cahn, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore del Mart, propone dunque una rilettura di quel cruciale passaggio che ha preparato il terreno alle avanguardie artistiche europee del primo Novecento.

Era di maggio

"Era di maggio"
"Era di maggio"
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Sulla scia del programma di rilancio della Galleria Corsini promosso dalla Soprintendente Rossella Vodret, rilancio che ha già quadruplicato il numero di visitatori, si pone una iniziativa tutta primaverile cui è stato dato il nome di “era di maggio” in memoria della celebre canzone di Salvatore Di Giacomo.
La collaborazione di diverse realtà di Trastevere, come l'Orto Botanico diretto da Carlo Blasi, Preside del Dipartimento Biologia Ambientale, Sapienza Università di Roma, la Villa Farnesina e la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini diretta da Angela Negro, ha portato alla programmazione di un vero e proprio “regalo di primavera” che permetta ai romani di passare una giornata in modo nuovo e in gran parte all'aperto nei pressi della Lungara.
Il Palazzo che i principi Corsini fecero costruire nel 1736 dall'architetto Ferdinando Fuga si pone, per la sua stessa configurazione tipologica, come palazzo-villa. Il fronte posteriore, infatti si affaccia verso le pendici boscose del Gianicolo, dove si estendeva in antico il giardino dei Corsini.
In seguito questa continuità fra palazzo e circondario venne interrotta da una recinzione. Infatti, in gran parte del giardino venne creato l'Orto Botanico di Roma.
Oggi, in occasione della manifestazione “era di maggio”, Palazzo e giardino riprendono a vivere insieme com'era all'epoca dei Corsini. Con un biglietto
cumulativo di Euro 6,00, nei giorni 20, 21 e 22 maggio 2011, si avrà l'accesso al Museo e all'Orto insieme e nel cortile interno sarà allestita una mostra
florovivaistica organizzata da la “Conserva della neve”.
Si potrà inoltre visitare in via eccezionale la Villa Farnesina decorata dagli affreschi di Raffaello
.

La manifestazione avrà luogo dal 20 al 22 maggio, dalle 9.00 alle 19.00.
Nell'ambito di questa iniziativa si propone inoltre l'esposizione nell'atrio del Museo di undici abiti di Roberto Capucci, straordinarie creazioni del celebre stlilista romano, che iniziò la sua attività giovanissimo nel 1950 rendendo la creatività italiana famosa nel mondo.
Gli abiti esposti sono particolarmente in sintonia con l'universo vegetale: si arricchiscono, infatti, di straordinarie corolle di seta o taffetà, dove i colori si pongono in brillanti
accostamenti, o sfumano in delicatissime nuances. Altri, sui toni del verde, evocano in spericolati vortici di plissés rami di palma e di felce.

L'esposizione degli abiti di Capucci rimarrà aperta al pubblico fino al 29 Maggio con gli orari della Galleria Corsini.
Negli stessi giorni nel Cortile della Cavallerizza di Palazzo Corsini l'Associazione culturale “La Conserva della neve”, ha selezionato per l'esposizione tredici vivai fra i più prestigiosi della penisola, che presenteranno le collezioni di piante di cui sono specialisti: dalle lavande, agli iris, ai gelsomini, agli agrumi ornamentali. Un ruolo di protagonista viene assegnato alla rosa: dalle specie botaniche medievali, alle grandi rose dell'Ottocento, fino ad alcuni preziosi esemplari inglesi e francesi.di recente creazione.

L'Associazione Culturale, diretta da Lusi Nesbitt e Maria Cristina Leonardi, agronomo paesaggista, come di consueto, organizza manifestazioni mirate a far conoscere al pubblico italiano e straniero le nuove forme di arte ed architettura del paesaggio, diffondendo il concetto di biodiversità vegetale. Essa ospita esclusivamente “vivai collezionisti”, cioè vivai che producono un gran numero di varietà appartenenti alla stessa specie.

La mostra florovivaistica è prevista dal 20 al 22 maggio 2011.
Contemporaneamente, l' Orto Botanico di Roma, negli stessi giorni del 20, 21 e 22 maggio, presenta le Giornate di Primavera, un programma eccezionale di conferenze, presentazione di libri, visite guidate, esposizioni, mostre fotografiche, concerti e attività speciali per bambini.
Durante la manifestazione si potrà godere della splendida fioritura di iris, passeggiare nel roseto osservando la preziosa collezione di rose, fruire degli intensi profumi che si sprigionano nell’area dedicata alle piante mediterranee. Si potrà inoltre visitare il Giardino dei Semplici, rinnovato per l’occasione, che ospita una collezione di oltre 200 specie di piante officinali.
In collaborazione con l’Unione Nazionale Erboristi (Unerbe) si svolgeranno conferenze tematiche del settore erboristico e saranno allestiti spazi dedicati alle produzioni artigianali di qualità di aziende del territorio. (http:// www.unerbe.it/)
Uno spazio particolare sarà dedicato alla XVIII Mostra Bonsai di Primavera organizzata dall’Associazione Culturale Roma Bonsai, con workshop sulla coltivazione dei bonsai e attività dedicate ai più piccoli. (http:// www.romabonsai.org/news.php).
Presso la sala biblioteca dell’Arancera sarà allestita la mostra fotografica degli allievi dell’Università Popolare di Roma (UPTER) dal titolo Fotografia naturalistica all’Orto Botanico di Roma. (http://www.upter.it/).
Per i più piccoli sono previsti numerosi appuntamenti tra i quali la realizzazione dell’Orto dei Piccoli, la coltivazione dei bonsai e le preparazioni erboristiche. A conclusione delle giornate di venerdì e domenica saranno realizzati concerti di musica contemporanea e jazz presso l’Arancera.

Riccardo Schweizer. Biografia
Nasce a Mezzano di Primiero nel 1925. Frequenta l’Istituto industriale Edile di Trento e Belluno e successivamente l’Istituto d’Arte dei Carmini di Venezia,

pieter claesz....natura morta


Ilija Soskic,Simonetta Lux...Trasalimenti 2010 Rocca Calascio (aq).

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