mercoledì 1 febbraio 2012

Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon, Miseria e splendore della Carne. Testori e la grande pittura europea




Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon, Miseria e splendore della Carne. Testori e la grande pittura europea


Il MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, rende omaggio a GiovanniTestori (1923-1993) con una mostra che resterà aperta al pubblico dall’11 febbraio fino al 17 giugno 2012.
Il percorso espositivo si articolerà in diverse sezioni dedicate ai vari periodi della storia dell’arte studiati dal critico milanese e agli artisti da lui amati, a partire dai suoi primi scritti su Manzù, Matisse, Morlotti, poi i francesi Courbet e Géricault; dagli approfondimenti e le riscoperte sulla linea della pittura di realtà in Lombardia del ’500 (Gaudenzio Ferrari, Foppa, Savoldo, Romanino, Moretto) e del ’600 (Moroni, Ceresa, Fra Galgario, Ceruti), i “manieristi” lombardo piemontesi (Cerano, Morazzone, Tanzio da Varallo, Daniele Crespi, Cairo,) accompagnati da Caravaggio, sua grande passione dichiarata, passando attraverso l’attenzione a figure della Nuova Oggettività (Dix, Grosz, Radzwill), Nuovi Selvaggi (Fetting, Hodicke, Zimmer, Salomè) e Nuovi Ordinatori (Albert, Chevalier, Schindler, Merkens), e artisti come Bacon, Giacometti, Sutherland, Sironi, Guttuso, Gruber, Marini, Vacchi, Varlin, Jardiel, Vallorz, Rainer – per citare alcuni nomi – per giungere fino a Cucchi e Paladino.
Di ognuno di questi artisti saranno esposte diverse opere, in alcuni casi quelle stesse scelte e possedute da Testori.
La mostra, curata da Claudio Spadoni, è accompagnata da un catalogo diSilvana editoriale.

Gustav Klimt, disegni intorno al fregio di Beethoven

Incanti di terre lontane. Hayez, Fontanesi e la pittura italiana tra otto e novecento

LUIGI ONTANI


Luigi Ontani artista dell'anno.
"Attraverso la maschera vado cercando gli eredi ideali di una ritualità che nel mondo è ovunque indipendentemente dalle condizioni attuali". 
"La mia citazione è sempre a memoria, quindi in qualche modo elastica o addirittura maccheronica o sgrammaticata".
Luigi Ontani.



Le due citazioni d'apertura rendono sul piano testuale la cifra stilistica dell'artista Luigi Ontani come critico di se stesso. Ontani è infatti un artista poliedrico che da circa trent'anni esibisce il proprio corpo inteso come opera d'arte attraverso l'uso di tableaux-vivant, oppure di autoritratti fotografici nelle vesti di personaggi storici o di opere d’arte. Ora è stato eletto artista dell’anno. Il riconoscimento è stato consegnato dagli assessorati alla Cultura dei Comuni di Belluno e di Cortina d’Ampezzo, dove Ontani ha organizzato la sua ultima personale, curata – come il catalogo - dai critici Renato Barilli e Lia Durante.
In mostra, dunque, opere che spaziano dal 1970 ad oggi. Tra queste le "Facciapule", maschere con echi dell’arte primitiva; la serie di quadri "Operette e Capricci"; i suddetti "Tableaux Vivant", già esposti lo scorso anno alla galleria Comunale di Bologna, nonché le immagini dettagliate di alcune parti del suo corpo.
Il catalogo (edito da Mazzotta) è anche un taccuino d’appunti disseminato di schizzi, abbozzi e disegni di Ontani.

martedì 31 gennaio 2012

Diego Rivera


EXHIBITIONS

Diego Rivera: Murals for The Museum of Modern Art

November 13, 2011–May 14, 2012
Second floor

Diego Rivera was the subject of MoMA’s second monographic exhibition (the first was Henri Matisse), which set new attendance records in its five-week run from December 22, 1931, to January 27, 1932. MoMA brought Rivera to New York six weeks before the exhibition’s opening and gave him studio space within the Museum, a strategy intended to solve the problem of how to present the work of this famous muralist when murals were by definition made and fixed on site. Working around the clock with two assistants, Rivera produced five “portable murals”—large blocks of frescoed plaster, slaked lime, and wood that feature bold images drawn from Mexican subject matter and address themes of revolution and class inequity.

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