lunedì 3 ottobre 2011

città della speranza


Ora
domenica 23 ottobre · 10.00 - 17.00

Luogo
Padova
Via VIII Febbraio - fronte municipio

Creato da

Maggiori informazioni
Manifestazione benefica a favore della CITTA' DELLA SPERANZA.
ISCRIZIONE GRATUITA...!! Tema per quadri, foto e poesie: la Motor Art.
Iscrizioni per tutte le 6 sezioni in gara su:
http://www.rivs.it/iscrizione_stelle_sul_liston.php

ROSSELLA FARAONE


FABRIZIO DE ANDRE'



Come una specie di sorriso: viaggio nell’arte e nei personaggi di Fabrizio De Andrè

Siamo ancora qui: con la memoria di quel volto, di quelle strofe e di quella musica – che passa – tutt’oggi. Ma rimane impressa negli anni e nella memoria. Sempre più. Come un ottimo vino: invecchiando, migliora (se possibile).
Parliamo di Fabrizio De Andrè. A quasi 12 anni dalla sua scomparsa è retorico, forse scontato, dirlo; ma l’occasione per ritrovare temi, personaggi e pensieri del più grande cantautore italiano c’è. E stavolta sotto forma d’arte, di disegno. La mostra ”Come una specie di sorriso”, inaugurata a Roma nel decennale della morte di Faber, farà tappa a Firenze (al Teatro Sashall), domenica 11 settembre. L’artista che ha dato forma e colore ai personaggi ed ai grandi temi di De Andrè, imprimendoli su tela e carta, è Mauro Biani. Uno degli illustratori più famosi, apprezzati e sui generis del panorama italiano. Con la collaborazione diNicola Cirillo: critico musicale e vero e proprio ”pasionario” del cantante genovese, nonchè curatore del progetto.
Da qui l’omaggio – originale – a De Andrè: perchè di Faber – oltre alla musica – resta un pensiero, un sentimento comune e mai banale. Un patrimonio prezioso. Una bellissima malinconia da portar dentro. E, pensando al palcoscenico cantautoriale contemporaneo, diventa un termine di paragone troppo enorme. Troppo pesante. Di più: un’eredità condivisa, in un paese diviso. Perchèciascuno di noi ha sicuramente con sè un’immagine, un frammento, una strofa diDe Andrè rubata e da conservare, nel tempo. In una società e in un mondo delloshowbiz sempre più telegenico, tele-trasmesso, narcisista ed artisticamente e culturalmente votato al ribasso, (ri)scoprire – sotto forma di arte visiva – uno squarcio di anima pensante di questo paese è cosa rara.
Per chi rifugge l’ ideal-tipo della domenica pomeriggio da italiano-medio, con tanto di maratona bulimica di calcio e moviole in tv; un’occasione per scoprire e – perchè no? – ricordare. Perchè anche l’arte c’è chi la fa per noia e chi se la sceglie per professione. Faber nè l’uno, nè l’altro. Lui la faceva per passione. Così, questa mostra. Come una specie di sorriso, appunto.

Come una specie di sorriso
I personaggi di Fabrizio De Andrérivivono nelle vignette di Mauro Biani
domenica 11 settembre, ore 17.30 (le tavole saranno esposte fino al 18 settembre)
Festa Regionale di SEL – Spazio LibreriaArea del Teatro Sashall – Firenze

arte contemporanea

domenica 2 ottobre 2011

SHIMAMOTO


Il genio dell'artista "esposivo"
A Reggio Emilia c'è Shimamoto

Palazzo Magnani celebra l'originale performer giapponese, con la prima antologica italiana. Il fondatore del Gruppo Gutai dipinge sparando colore con cannoni o scaraventando bottiglie sulla tela. E a 83 anni inaugura l'evento lanciando colore da una gru

di LAURA LARCAN REGGIO EMILIA - "Quando affermo che l'arte è stupire, la gente resta sorpresa. C'è la tendenza a pensare all'arte come un qualcosa di esteticamente bello, frutto di un lavoro delicato, ma questo è piuttosto quel che direi del mondo dell'artigianato. L'arte, oppure il gesto artistico, consistono al contrario nello stupire lo spettatore. Ovviamente stupire non significa sorprendere con gesti inconsulti e chiassosi". E infatti, nonostante le opere realizzate col "bottle crash", cioè facendo deflagrare sulla tela bottiglie piene di colore, in Shozo Shimamoto non c'è niente di inconsulto e chiassoso. Nel portentoso maestro giapponese, pioniere rivoluzionario di una sperimentazione artistica portata avanti dal Gruppo Gutai, che negli anni '50 del Novecento traduceva nel Sol Levante le ricerche informali di matrice europea, c'è la quintessenza di una creatività libera e inventiva, mai casuale o improvvisata.

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