lunedì 3 ottobre 2011

FABRIZIO DE ANDRE'



Come una specie di sorriso: viaggio nell’arte e nei personaggi di Fabrizio De Andrè

Siamo ancora qui: con la memoria di quel volto, di quelle strofe e di quella musica – che passa – tutt’oggi. Ma rimane impressa negli anni e nella memoria. Sempre più. Come un ottimo vino: invecchiando, migliora (se possibile).
Parliamo di Fabrizio De Andrè. A quasi 12 anni dalla sua scomparsa è retorico, forse scontato, dirlo; ma l’occasione per ritrovare temi, personaggi e pensieri del più grande cantautore italiano c’è. E stavolta sotto forma d’arte, di disegno. La mostra ”Come una specie di sorriso”, inaugurata a Roma nel decennale della morte di Faber, farà tappa a Firenze (al Teatro Sashall), domenica 11 settembre. L’artista che ha dato forma e colore ai personaggi ed ai grandi temi di De Andrè, imprimendoli su tela e carta, è Mauro Biani. Uno degli illustratori più famosi, apprezzati e sui generis del panorama italiano. Con la collaborazione diNicola Cirillo: critico musicale e vero e proprio ”pasionario” del cantante genovese, nonchè curatore del progetto.
Da qui l’omaggio – originale – a De Andrè: perchè di Faber – oltre alla musica – resta un pensiero, un sentimento comune e mai banale. Un patrimonio prezioso. Una bellissima malinconia da portar dentro. E, pensando al palcoscenico cantautoriale contemporaneo, diventa un termine di paragone troppo enorme. Troppo pesante. Di più: un’eredità condivisa, in un paese diviso. Perchèciascuno di noi ha sicuramente con sè un’immagine, un frammento, una strofa diDe Andrè rubata e da conservare, nel tempo. In una società e in un mondo delloshowbiz sempre più telegenico, tele-trasmesso, narcisista ed artisticamente e culturalmente votato al ribasso, (ri)scoprire – sotto forma di arte visiva – uno squarcio di anima pensante di questo paese è cosa rara.
Per chi rifugge l’ ideal-tipo della domenica pomeriggio da italiano-medio, con tanto di maratona bulimica di calcio e moviole in tv; un’occasione per scoprire e – perchè no? – ricordare. Perchè anche l’arte c’è chi la fa per noia e chi se la sceglie per professione. Faber nè l’uno, nè l’altro. Lui la faceva per passione. Così, questa mostra. Come una specie di sorriso, appunto.

Come una specie di sorriso
I personaggi di Fabrizio De Andrérivivono nelle vignette di Mauro Biani
domenica 11 settembre, ore 17.30 (le tavole saranno esposte fino al 18 settembre)
Festa Regionale di SEL – Spazio LibreriaArea del Teatro Sashall – Firenze

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