venerdì 7 settembre 2012

HANDY WARHOL



Il rumore concitato della vita, urlato dai titoli delle prime pagine dei tabloid, inesauribile linfa creativa per il più grande consumatore d'immagini del XX secolo. Questo, ed altro, racconta la mostra che fa a tappa alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dopo essere stata a Washington e Francoforte. Dalla prima headline al rifacimento delle front page dei quotidiani, ecco il mondo in diretta e reinventato da un gigante dell'arte [di Manuela de Leonardis]

pubblicato martedì 17 luglio 2012Tanto per cominciare era un grande collezionista: amava raccogliere qualsiasi cosa, dagli oggetti preziosi a quelli quotidianamente banali. Una collezione, la sua, che contemplava anche le scatole di cartone piene di quotidiani, lettere, ricevute, scontrini, appunti, fotografie, dischi… Delle sue Time capsules – come le chiamava – se ne contano 612, tuttora in corso di catalogazione all'Andy Warhol Museum di Pittsburgh. Una di queste, la numero 170 (maggio 1976-dicembre 1977) con il suo contenuto di quotidiani impilati l'uno sull'altro e leggermente ingialliti dal tempo – c'è il New York Times, il New York Post, il Daily News… – è esposta alla Gnam-Galleria Nazionale d'Arte Moderna, in occasione della tappa italiana di Warhol. Headlines (fino al 9 settembre). Giunge, quindi, al suo terzo appuntamento la mostra curata da Molly Donovan e sostenuta dalla Terra Foundation, dopo l'esposizione alla National Gallery di Washington, al Museum für Moderne Kunst di Francoforte e prima di quello finale a Pittsburgh (14 ottobre 2012-6 gennaio 2013).

- da EXIBART.com -

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