sabato 12 maggio 2012

la storia dell'arte tra '400 e '900 a VICENZA


Vicenza, l'arte si racconta alla Palladiana

La storia dell’arte dal ‘400 al ‘900 attraverso cento capolavori, appartenenti a musei e collezioni private, raccontata a Vicenza, nella Basilica Palladiana. E’ “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi volti e figure”, una mostra che svela l’evoluzione pittorica del ritratto e della figura. Aprirà il 6 ottobre e ospiterà i grandi maestri del pennello: Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Durer, Rubens, Caravaggio, El Greco, Velazquez, Monet, Degas, Renoir, Modigliani, Giacometti, Bacon, Freud e numerosi altri. Un nuovo inizio, per la Palladiana, chiusa per cinque anni a causa dei restauri. «È il primo capitolo di un nuovo ciclo di mostre», racconta il curatore dell’esposizione, Marco Goldin, patron di “Linea d’ombra” e tra i principali fautori di “Van Gogh e il viaggio di Gauguin”, mostra genovese appena terminata, che ha visto più di 346 mila visitatori.

TRASALIMENTI - Rocca Calascio 2012


martedì 8 maggio 2012

TRASALIMENTI - Rocca Calascio 2012 - I Puritani


TRASALIMENTI
Questo progetto vuole, nella sua innovativa fase culturale e artistica, creare una cerniera tra il già proposto e il gioco degli ingranaggi fresati per un prossimo futuro. Quindi un mescolatoio, arma per traettorie nuove che non appartengono al novecento come fase illustrativa.
SCONVOLGIMENTO, senza controversie di conciliare tutti i settori o sentieri in coincidenze e casualità dell’arte. Deframmentazioni di oggetti smarriti, amnesie urbane, rauche di contrabbandieri, geometrie e confusione del traffico colorato di ritsho a Dakka, il didgeridoo, odore di benzina mal eruttata dalle auto a Lima, le litanie, la tomba di Tamerlano, la casa matta, la rupe tarpea, sant’Antonio contro lù demonio, tutto per cavalcare la quiete e la tempesta di questo progetto.
Per equipaggiare una ciurma, per un viaggio tra ruotismi e prove non distruttive attraversando, buio, costellazioni, destini, rancori, tragedie, felicità, litanie, scoperte, angosce, melanconie, tradimenti, empatie, silenzi. Una MERCANZIA di espositori, l’acqua GELIDA per evitare uomini impanati e iperspecialisti di chiacchiere e raccogliticcio, il motore a scoppio dell’attualità dell’arte senza dare prescrizioni o RICETTE. Il Guerriero di Capestrano è il classico esempio tra arte, mistero e perplessità per un piano d’ascolto. Forse, tra umori e malumori. Un’occasione per il contemporaneo di proporre non un’indagine ma usare molti strumenti per riprendere il cammino dei segni e della parola. “...oppure le mani di genti lontane scolpirono l’imponente guerriero, ricavandolo da un unico blocco di pietra locale...”. Illusivo o immaginario lo scritto del comune di Capestrano eterno mistero? Lo si trova in Abruzzo ma, artisticamente è anima di Anghor wat o degli Inca o italico. Attualmente è un opera d’arte con tanti dubbi o provocazioni storiche.

GABRIELE DI PIETRO

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