martedì 8 maggio 2012

TRASALIMENTI - Rocca Calascio 2012 - I Puritani


TRASALIMENTI
Questo progetto vuole, nella sua innovativa fase culturale e artistica, creare una cerniera tra il già proposto e il gioco degli ingranaggi fresati per un prossimo futuro. Quindi un mescolatoio, arma per traettorie nuove che non appartengono al novecento come fase illustrativa.
SCONVOLGIMENTO, senza controversie di conciliare tutti i settori o sentieri in coincidenze e casualità dell’arte. Deframmentazioni di oggetti smarriti, amnesie urbane, rauche di contrabbandieri, geometrie e confusione del traffico colorato di ritsho a Dakka, il didgeridoo, odore di benzina mal eruttata dalle auto a Lima, le litanie, la tomba di Tamerlano, la casa matta, la rupe tarpea, sant’Antonio contro lù demonio, tutto per cavalcare la quiete e la tempesta di questo progetto.
Per equipaggiare una ciurma, per un viaggio tra ruotismi e prove non distruttive attraversando, buio, costellazioni, destini, rancori, tragedie, felicità, litanie, scoperte, angosce, melanconie, tradimenti, empatie, silenzi. Una MERCANZIA di espositori, l’acqua GELIDA per evitare uomini impanati e iperspecialisti di chiacchiere e raccogliticcio, il motore a scoppio dell’attualità dell’arte senza dare prescrizioni o RICETTE. Il Guerriero di Capestrano è il classico esempio tra arte, mistero e perplessità per un piano d’ascolto. Forse, tra umori e malumori. Un’occasione per il contemporaneo di proporre non un’indagine ma usare molti strumenti per riprendere il cammino dei segni e della parola. “...oppure le mani di genti lontane scolpirono l’imponente guerriero, ricavandolo da un unico blocco di pietra locale...”. Illusivo o immaginario lo scritto del comune di Capestrano eterno mistero? Lo si trova in Abruzzo ma, artisticamente è anima di Anghor wat o degli Inca o italico. Attualmente è un opera d’arte con tanti dubbi o provocazioni storiche.

GABRIELE DI PIETRO

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