domenica 2 ottobre 2011

SHIMAMOTO


Il genio dell'artista "esposivo"
A Reggio Emilia c'è Shimamoto

Palazzo Magnani celebra l'originale performer giapponese, con la prima antologica italiana. Il fondatore del Gruppo Gutai dipinge sparando colore con cannoni o scaraventando bottiglie sulla tela. E a 83 anni inaugura l'evento lanciando colore da una gru

di LAURA LARCAN REGGIO EMILIA - "Quando affermo che l'arte è stupire, la gente resta sorpresa. C'è la tendenza a pensare all'arte come un qualcosa di esteticamente bello, frutto di un lavoro delicato, ma questo è piuttosto quel che direi del mondo dell'artigianato. L'arte, oppure il gesto artistico, consistono al contrario nello stupire lo spettatore. Ovviamente stupire non significa sorprendere con gesti inconsulti e chiassosi". E infatti, nonostante le opere realizzate col "bottle crash", cioè facendo deflagrare sulla tela bottiglie piene di colore, in Shozo Shimamoto non c'è niente di inconsulto e chiassoso. Nel portentoso maestro giapponese, pioniere rivoluzionario di una sperimentazione artistica portata avanti dal Gruppo Gutai, che negli anni '50 del Novecento traduceva nel Sol Levante le ricerche informali di matrice europea, c'è la quintessenza di una creatività libera e inventiva, mai casuale o improvvisata.

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