martedì 5 luglio 2011


Da Firenze in Cina

Inaugura allo Shanghai Museum, il 10 marzo 2010, la prima tappa della mostra
From the Collections of the Uffizi Gallery. The Genres of Painting: Landscape,
 Still Life & Portrait Paintings; un evento unico ed eccezionale che vedrà ben 82
 opere della Galleria degli Uffizi esposte in cinque città e sedi museali cinesi 
per una durata complessiva di 18 mesi.

Il progetto nasce dalla collaborazione internazionale tra due società

, una italiana 
-Contemporanea Progetti di Firenze - e una cinese -
 China Italy Museum League (Beijing) Culture Media Co.,Ltd. -
 entrambe specializzate nell’organizzazione di mostre itineranti ed eventi culturali,
 e si è potuto concretizzare grazie al fondamentale supporto di Mario Resca,
 Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale al MiBAC, 
di Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
 e per il Polo Museale della città di Firenze, e di Antonio Natali, 
Direttore della Galleria degli Uffizi e curatore della mostra.



Le 82 opere, selezionate in base al tema dei Generi della Pittura e suddivise

 in tre sezioni principali -
 Paesaggio, Natura morta e Ritratto - coprono un ampio arco temporale,
 che va dalla fine del XV secolo alla seconda metà del XX, delineando un percorso
 chiaro e approfondito che racconta l’espressione figurativa in Italia e in Europa in quei secoli, 
grazie anche al cospicuo numero di autori rappresentati in mostra, oltre 50.
 Fra i dipinti prescelti, tutti di altissimo pregio e tenore culturale, spiccano per notorietà
 l’Adorazione dei Magi del Botticelli, la Venere della pernice di Tiziano e la Leda
 e il cigno del Tintoretto.
 I visitatori cinesi avranno l’opportunità unica di ammirare, nel loro paese, 
opere di protagonisti dell’arte europea, italiana e fiorentina, tra i quali: 
Lorenzo di Credi, Guercino, Filippo Napoletano, Claude Lorrain, Francesco Albani, 
Canaletto, Gaspar van Wittel, Bartolomeo Bimbi, fino ad arrivare ai più recenti
 Giulio Aristide Sartorio e Giacomo Balla.
Le opere, tutti dipinti eccetto quattro commessi in pietre dure, e tutte provenienti
 dalla Galleria degli Uffizi, sono state appositamente scelte tra quelle conservate
 nella riserva del museo fiorentino, o nelle sale non facenti parte del percorso di visita del museo;
 a raggiungere quindi il duplice obiettivo di promuovere un patrimonio prezioso e nascosto, 
e di non privare i visitatori abituali della Galleria di nessuna opera preannunciata dai cataloghi del museo. 
Come spiega Antonio Natali “L'esposizione in Cina di opere dal XV al XX secolo 
arricchisce le relazioni internazionali fra gli Uffizi e i grandi musei stranieri e lo fa
 senza sacrificare i visitatori che vengono anche da molto lontano per vedere un patrimonio
 ovunque celebrato, giacché i dipinti che lasceranno Firenze (quantunque d'alto tenore poetico)
 sono tutti conservati in luoghi fuori dal circuito delle sale aperte al pubblico di ogni giorno”.

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