Nonostante la controversa accoglienza, i 'funghi'
di Jürgen Mayer H. sono diventati,come per magia,
lo spazio pubblico per antonomasia durante la protesta popolare dello scorso maggio
Che cosa fa scegliere uno spazio come luogo di espressione politica
di una città? Pochi giorni dopo che Ethel Baraona aveva scritto, su Domus 749, di come fosse difficile prevedere come la popolazione
sivigliana avrebbe accolto in futuro la Plaza de la Encarnación,
i 'funghi' di Jürgen Mayer si sono convertiti, come per magia,
nello spazio pubblico cittadino per eccellenza:
uno spazio in cui la politica vive come espressione della pluralità
degli stessi cittadini che lo popolano.
L'adozione popolare di questa struttura reticolare amorfa
L'adozione popolare di questa struttura reticolare amorfa
è non di meno paradossale, dato che lo stesso Parasol era stato
al centro di accanite polemiche in città.
La pochezza della sua realizzazione materiale non si conciliava
con lo smisurato e lievitante preventivo dell'opera, che ha portato l'amministrazione locale sull'orlo del fallimento.
È paradossale, voglio dire, che in un paese sconvolto da una
grave crisi economica e da un tasso di disoccupazione senza precedenti,
la cosiddetta "primavera spagnola", in grande misura impegnata
nella battaglia contro la precarietà del lavoro e la miserevole
situazione economica del paese, abbia scelto a Siviglia i disastrosi
funghi di Mayer come uno dei luoghi principali dove manifestare
la sua protesta.
Nessun commento:
Posta un commento