giovedì 4 agosto 2011

RAMONDETTI ADRIANA

Adriana Ramondetti nasce a Milano nel 1965. Nonostante un diverso percorso formativo e professionale, ha sempre avuto come passione l’arte e, dal 2002, decide di dedicarsi totalmente alla pittura. Nello
stesso anno si trasferisce in Brasile e studia con Marciano Schmitz partecipando a varie mostre collettive. Dal 2007, vive e lavora a Milano.
La sua pittura attinge molto dalla mitologia classica e dalla musica dell’Ottocento. Le tele “Im Abendrot” e “Metamorphosen” sono ispirate a opere di Richard Strauss, mentre i due trittici a Claude Debussy e a
Camille Saint-Saëns. Il tema della notte, così caro ai romantici, torna a vivere nella pittura di Adriana con i suoi cieli cupi e le sue danze macabre. La buona padronanza della tecnica pittorica e il senso del colore le permettono di esprimersi in maniera pulita realizzando delle composizioni armoniche e delle belle cromie.
Molto forte è anche la simbologia, come nel quadro “L’amore impossibile”, chiara espressione pessimistica del rapporto uomo-donna. La staticità dei soprammobili rappresenta i due sessi fermi sulle loro posizioni, il putto, il lato infantile dell’uomo, il drappo con le sue pieghe contorte, la complessità di due mondi diversi. Lo stesso si può dire per le tele “Temptation”, “Im Abendrot” e Metamorphosen”. Adriana Ramondetti è un’artista piena di talento e c’è solo da sperare che continui su questa strada. Sarebbe felice, se fosse ancora qui, Giorgio De Chirico, il quale ha tanto combattuto perché sopravvivesse il mestiere di pittore, in un secolo che lentamente stava dimenticando la tradizione per sostituirla col “modernismo”.
Gualtiero Merati, Ottobre 2010 
 

STUDIO D'ARS

Nessun commento:

Posta un commento

Ultime visite: