sabato 29 ottobre 2011

Toulouse Lautrec


Parma: Toulouse Lautrec e la Parigi della Belle époque

Toulouse Lautrec, Divan Japonais, 1893 La Fondazione Magnani Rocca, di Parma - Mamiano di Traversetolo, ospita dal 10 settembre fino all' 11 dicembrela mostra "Toulouse Lautrec e la Parigi della Belle Époque". La mostra parmense illustra la figura di Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), uno dei grandi artisti della fine dell'Ottocento, noto oltre che per la produzione pittorica anche per illustrazioni, manifesti e stampe. Il lavoro di Toulouse Lautrec è esemplare proprio del periodo citato nel titolo della mostra: la Belle époque. Un mondo gaudente di locali pubblici, cafè chantant, case chiuse di cui egli esprime originalmente l'anima con una visione creativa fortemente innovativa. Uno degli aspetti che il percorso espositivo illustra è il Giapponismo, ovvero il momento in cui l'introduzione delle stampe giapponesi ebbe una forte influenza sull'estetica occidentale. A proposito dell'arte giapponese Elisa Barili nel suo pezzo per l'esposizione scrive: «Ammirata e studiata da Whistler, Degas, Gauguin, Van Gogh, Monet, Renoir e molti altri importanti artisti, sicuramente influenza anche Toulouse-Lautrec che di quell'arte riprende le semplificazione delle superfici, le composizioni insolite, gli Toulouse Lautrec, Le photographe Sescau, 1896elementi parzialmente "tagliati" dai margini della raffigurazione, l'aspetto di silhouette delle figure poste su uno sfondo più chiaro, come pure le linee che contornano le superfici. Il fenomeno culturale che influenza l'Occidente, caratterizzato dalla produzione di dipinti, sculture, spettacoli, moda e arti decorative provenienti dal Giappone, prende il nome di giapponismo; la sua affermazione, stimolata dall'apertura commerciale e politica del paese del Sol Levante tra il 1854 e il 1858, fa arrivare in Occidente le stampe Ukiyo-eUkiyo-e (tradotto in "mondo fluttuante" o "scuola della vita che passa") si riferisce alla cultura giovane e impetuosa che fiorì nelle città di Edo Toulouse-Lautrec, Reine de Joie, 1892oggi Tokio), Osaka e Kyoto». Toulouse Lautrec si serviva di strumenti in qualche modo affini ai prodotti dell'Ukiyo-e: infatti stampe, e manifesti, come le incisioni giapponesi, si rivolgevano ad un vasto pubblico popolare. La mostra presenta l'intero corpus delle affiches dell'artista francese. Nelle varie sezioni, oltre ad evidenziare il rapporto con il Giappone, si accostano i paesaggi di Toulouse Lautrec a quelli degli impressionisti; si confronta la sua produzione con quella di artisti suoi contemporanei che concorrevano con lui per ottenere ordini per manifesti o illustrazioni, come Bonnard, Chéret, Mucha, Steinlen; ci si sofferma infine sull'influenza che ebbe su Picasso. La mostra e il catalogo sono a cura di Stefano Roffi. L'evento è stato realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani Rocca col Museum of Fine Arts di Boston, col Musée d'Ixelles-Bruxelles, con la Fondazione E. G. Bührle di Zurigo, col Mibac, con la Galleria d'Arte Moderna di Milano e con altri musei italiani ed esteri.
 

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