venerdì 4 novembre 2011

ACHILLE BONITO OLIVA - Transafricana a Torino


SEGNALAZIONI
31/10/2011 -

Transafricana, la nuova
avventura di Bonito Oliva

Uno smalto di Kivuthi Mbuno
Uno smalto di Kivuthi Mbuno
GUIDO CURTO
TORINO
Tante alte sculture di terracotta rossastra si ergono una accanto all’altra creando una sorta d’installazione ambientale. Osservandole da vicino scopriamo che quelle statue antropomorfe sono un groviglio di corpi, dove sotto la testa di un adulto, un padre o una madre, spuntano volti di bambini e le membra di una grande famiglia avvinta da quell'abbraccio plasmato nell'argilla dalla scultrice senegalese Seni Camara (nata nel 1945).

Un’artista straordinaria, che insieme ad altri sei autori africani è stata selezionata da Achille Bonito Oliva per dar vita alla mostra Transafricana. Altre sculture di questo «genere», vivacemente colorate, sono quelle intagliate nel legno da George Lilanga, che raffigura abbarbicati uno sull’altro strani esserini: negretti con grandi orecchie da topolino, piedi a tre dita e larghe bocche spalancate, ignudi o cinti solo in vita da un gonnellino. Lilanga (nato in Tanzania nel 1934 e morto nel 2005 a 77 anni) è anche pittore: in mostra, infatti, troviamo una trentina dei suoi dipinti quelli che, si dice, ispirarono Keith Haring.

È chiaro a questo punto che ABO propone una sorta di transavanguardia africana attraverso questa pattuglia di autori, alcuni dei quali già famosi, in particolare quelli scoperti dal curatore francese Jean-Hubert Martin in occasione della mostra Magiciens de la Terre al Pompidou nel 1989. In quella mostra c’era ad esempio Esther Mahlangu, nata in Sud Africa nel 1935: dipinge prendendo spunto dalle decorazioni viste sui muri dei villaggi Ndebele. Altro artista di grande valore è il keniota Kivuthi Mbuno (1947): sullo sfondo di surreali paesaggi rosa dipinge scene divertenti. A chiudere il percorso espositivo troviamo due autori più giovani: il 54enne, della Tanzania, Mikidadi Bush, che dipinge quadri con mostri di gusto Naif e un po' New Age; e il 43enne keniota Peter Wanaju dalla pittura più impegnata. Fino a ieri gli artisti di Transafricana sono stati protagonisti anche di una mmostra al Museo Magi di Pieve di Cento.

TRANSAFRICANA
TORINO, FONDAZIONE 107
FINO AL 13 NOVEMBRE

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