venerdì 4 novembre 2011

ROBERTO CIACCIO a Milano - Palazzo Reale


Organizzazione e realizzazione della mostra a cura di Elena Tettamanti


Elena TettamantiArch. Elena Tettamanti
Via A. Saffi, 29
20123 Milano
Tel. 02.43.98.24.93
L’esposizione monografica di Roberto Ciaccio “Inter/vallum” costituisce il terzo momento di un percorso espositivo complesso che intende portare a confronto l’opera di un artista contemporaneo, già presente in alcuni importanti musei internazionali, con la filosofia, la musica e l’architettura contemporanee. Questo intenso e costruttivo dialogo ha già dato vita ai primi due eventi espositivi: il primo, “Revenants” (24 marzo - 25 giugno 2006) – riferito alla filosofia – ha avuto luogo a Berlino al Kulturforum, Kupferstichkabinett dei Musei statali con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e il patrocinio della Fondazione Antonio Mazzotta di Milano. L’esposizione è stata accompagnata dal convegno “Matrici di Tempo” coordinato da Remo Bodei e promosso dall’Istituto Italiano di Cultura. Il secondo momento espositivo, “Le Son des Ténèbres”(14 novembre - 21 dicembre 2008) – riferito alla musica – ha avuto luogo a Roma all’Istituto Nazionale per la Grafica, Palazzo Fontana di Trevi.

In occasione dell’inaugurazione si è tenuto un concerto pianistico con Antonio Ballista, Philip Corner e Daniele Lombardi, che hanno eseguito partiture ispirate all’opera di Roberto Ciaccio. Il terzo momento espositivo, “Inter/vallum” (21 settembre - 20 novembre 2011) – riferito all’architettura – si sviluppa a partire dalla particolare spazialità delle opere di Roberto Ciaccio e dalla specificità dei materiali impiegati (lastre di rame, zinco, ferro, ferro cromato), che, per le loro dimensioni, caratteri cromatici e di luminosità entrano in suggestive in- terazioni e assonanze con spazi e “luoghi” dell’architettura contemporanea. Le sequenze seriali delle opere di Roberto Ciaccio – grandi lastre metalliche, serie di monotipi e di monoprint – nei loro ritmi intervallari e nelle loro scansioni inducono quelle dinamiche di rinvii e differimenti spazio-temporali accentuati dal fugato delle “serie”. La luminosità delle lastre e il timbro oscuro di taluni cromatismi rivelano il configurarsi di una spazialità nascosta. L’esposizione è pensata e progettata nella sua totalità, attraverso la collaborazione di Roberto Ciaccio con Kurt W. Forster e Remo Bodei, in stretto rapporto con l’architettura del luogo che la ospita e con i suoi caratteri strutturali, e si costituisce pertanto come opera/installazione site specific. Una installazione, quella di Roberto Ciaccio, concepita come nuova Gesamtkunstwerk, in cui pittura, scultura, architettura e musica confluiscono, oltrepassando i loro confini, in una complessa dimensione sinestesica. Parte integrante della totalità dell’opera è l’esecuzione di Mantra di Karlheinz Stockhausen per due pianoforti e live electronics e di una partitura originale di Philip Corner e Lorna Windsor per gong e voce soprano ispirata all’opera/installazione Inter/vallum dell’artista.
Elena Tettamanti

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